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Aquilani, firma in ritiro o mai

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Messaggio Da baldinho Mar Lug 01, 2008 11:52 am

Che il fine sarà lieto come quello dell’altro promesso sposo, quello un po’ più grande e un po’ più famoso, quello che proprio ieri ha scritto l’epilogo più atteso, nessuno ha dubbi. Ma delle modalità di quest’altro matrimonio si rischia di dover parlare ancora per un po’. Perché qualche schermaglia verbale, da fidanzatini irrequieti, ancora un po’ inquina l’aria e alza il fumo su una questione che nel corpo fondamentale è invece chiarissima: perché Alberto Aquilani è un patrimonio che alla Roma ritengono inalienabile e, come tale, viene considerato incedibile. Dunque, non si muoverà da qui, né adesso né mai. E, di conseguenza, firmerà presto il rinnovo del contratto. Ma presto, appunto. Perché la vera novità della giornata di ieri non sta nelle considerazioni radiofoniche del suo procuratore, ma nella rivelazione della severa volontà del giocatore, che al termine delle sue vacanze si presenterà in ritiro con una precisa richiesta alla società: «Se volete parliamo adesso del mio rinnovo, oppure non ne parliamo più almeno fino all’estate del prossimo anno». O subito, dunque, o, in sostanza, mai più: perché queste settimane di continui tiri a molla (non con la società, ma del suo nome sui giornali) l’hanno sfiancato e la prospettiva di affrontare un’altra stagione con le inevitabili distrazioni di argomenti che con gli aspetti tecnici non hanno nulla a che fare non lo attira per niente.
In realtà non ci sarà bisogno neanche dell’ultimatum. Dando seguito alle parole di conforto che il direttore sportivo Daniele Pradè ha già speso con il papà di Alberto, Claudio, lo scorso 5 giugno in un incontro appositamente organizzato a Trigoria, la Roma è intenzionata ad offrire al ragazzo un rinnovo di contratto a condizioni che alla fine, magari attraverso ulteriori, reciproche concessioni, saranno ritenute congrue. E già da quest’anno Aquilani percepirà un ingaggio assai vicino al tetto fissato dalla società. Se ne discuterà proprio nei giorni del ritiro, in ossequio all’esigenza di chiudere presto il tormentone come espressamente richiesto dal giocatore. E con buona pace di chi, a Torino, sta ancora pensando a lui, alimentando speranze che magari pagano in termini editoriali, ma che non fanno altro che aumentare la confusione sul futuro del ragazzo.
Se fosse vero quello che ha scritto ieri Tuttosport, ad esempio, non solo si potrebbe chiedere in base a quale ordinamento sportivo la Juventus ha (avrebbe) offerto un contratto multimilionario al giocatore (vincolato alla Roma fino al 30 giugno 2010) ottenendo peraltro (così c’è scritto) il sì del papà. Come a Tuttosport sanno bene, non è certo Claudio Aquilani che deve dare il benestare all’operazione, né il procuratore Zavaglia, e neanche Alberto Aquilani. Come a Tuttosport sanno bene, è la Roma, semmai, a dover accettare le (eventuali) proposte della Juventus. Ma la Roma non ha nessuna intenzione di farlo, come ha già detto pubblicamente (l’ultima volta Pradè, addirittura con un comunicato, proprio al termine dell’incontro con Claudio Aquilani lo scorso 5 giugno) e privatamente agli stessi club che gliel’hanno richiesto: la stessa Juventus, l’Inter, il Barcellona, il Real Madrid.
A Radio Radio ha aggiunto ieri qualche elemento anche Franco Zavaglia, il procuratore, a proposito del presunto sì strappato dalla Juve al papà del ragazzo: «Non smentisco e non confermo nulla su Aquilani, tutto quello che viene detto viene usato in maniera strumentale. Sono sorte situazioni poco simpatiche. La Juventus? Io penso che Blanc debba fare l’accordo con la Roma, non con il padre di Aquilani. Si forza sul contratto perché magari non è ancora stato rinnovato. La Roma aveva detto che ci saremmo incontrati dopo l’Europeo. In questi giorni vedremo. Non penso che Aquilani vada via dalla capitale. La trattativa è difficile e dipende solo dal club giallorosso, non dal giocatore». Appunto. Già che c’era, l’ex sodale di Moggi ha dato il suo parere anche sulla campagna acquisti giallorossa: «La Roma sta cercando una punta e penso sia possibile. Ci sono le premesse per un grande attaccante, con un paio di pedine, i giallorossi possono vincere lo scudetto». Quale che sarà l’obiettivo della Roma, Aquilani darà il suo contributo.

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